Onorevoli Colleghi! - La presente proposta di legge riguarda i pazienti in terapia anticoagulante orale (TAO).
La TAO costituisce un trattamento che dura, molto spesso, tutta la vita, come nel caso dei pazienti che subiscono interventi cardiochirurgici per sostituzioni valvolari o di quelli affetti da particolari aritmie cardiache (fibrillazione atriale) o con vasculopatia eccetera.
I pazienti in TAO, attualmente in Italia oltre 600 mila, sono quei pazienti colpiti da ictus cerebrale, embolia polmonare, trombosi venosa profonda, infarto del miocardio o a rischio di svilupparlo (cardioperati).
I pazienti in TAO sono considerati pazienti a rischio dalle vigenti disposizioni di legge (articolo 5, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 29 aprile 1998, n. 124), ed i farmaci (SINTROM e COUMADIN), che sono costretti giornalmente ad assumere, sono considerati «farmaci salvavita». Questi farmaci non possono essere somministrati secondo una dose fissa; sono necessari periodici controlli, sia di laboratorio che clinici, al fine di ottimizzare l'efficacia terapeutica della TAO, riducendone al minimo i rischi emorragici o di trombosi.
La sorveglianza dei pazienti in TAO è costituita da un insieme di varie attività (esami di laboratorio, prescrizione della posologia, informazione ed educazione dei pazienti, aggiornamento scientifico, controllo o trattamento delle complicanze eccetera) frutto di un approccio interdisciplinare. Diversamente da quanto realizzato da altri Paesi europei, la sorveglianza dei pazienti in TAO in Italia è svolta attualmente in modo sostanzialmente disorganico. Essa attualmente è effettuata da
a) fungere da coordinamento e da supporto per quanti sono liberamente impegnati in questa attività;
b) fare comprendere agli operatori sanitari e agli amministratori dei servizi sanitari l'importanza sanitaria e sociale di un'efficiente ed efficace sorveglianza dei pazienti in TAO e sensibilizzare in tale senso gli organismi istituzionali, regionali e nazionali, responsabili della politica sanitaria;
c) favorire lo sviluppo in tutte le regioni di appositi centri per la sorveglianza degli anticoagulati;
d) favorire la standardizzazione dei metodi di laboratorio e la comparabilità dei risultati tra i centri;
e) realizzare uno specifico controllo di qualità;
f) contribuire alla preparazione e all'aggiornamento professionali del personale medico e paramedico coinvolto;
g) promuovere convegni specifici e l'esecuzione di studi policentrici sui risultati clinici e sugli effetti collaterali della TAO.
Trattandosi di una patologia cronica la cui terapia spesso dura tutta la vita e prevede controlli periodici (solitamente in strutture sanitarie pubbliche), i pazienti sono indotti ad organizzarsi tra loro in libere associazioni non profit, associazioni italiane pazienti anticoagulati (AIPA) che di fatto hanno dato origine alla FEDER-AIPA e che operano in oltre cinquanta centri per la sorveglianza anticoagulati in via di grande espansione.
La FEDERAIPA ha lo scopo di tutelare nel loro insieme gli interessi assistenziali e pratici dei pazienti, sollecitando le strutture sanitarie e gli operatori sanitari a migliorare globalmente l'assistenza fornita ai pazienti anticoagulati; essa opera per offrire ai pazienti una migliore qualità della vita proponendo servizi (trasmissione via fax delle terapie), guide pratiche (vademecum) utili per un'ottimale sorveglianza dei farmaci anticoagulanti orali, in particolare in caso di cure dentarie, passaporto dei pazienti per tutti i centri.
Sezioni della FEDERAIPA sono state fondate e continuano a essere istituite in numerose città; si tengono periodicamente congressi nazionali e sono indette riunioni locali per discutere problemi concreti e chiedere soluzioni. Va segnalato che ovunque si registra un'ottima collaborazione tra le sezioni AIPA e i locali centri FCSA, collaborazione che si concretizza soprattutto nei periodici «incontri medici-pazienti», organizzati per una migliore educazione sanitaria dei pazienti in TAO.
Centri per la sorveglianza sorti spontaneamente in differenti reparti o divisioni (cardiologia, ematologia, centri trasfusionali, medicina generale, laboratori, reparti per malattie vascolari eccetera), secondo le